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I pinoli  hanno un sapore accattivante e delicato e fin dai tempi più remoti considerati afrodisiaci allo scopo di aumentare la fertilità. Il pino che li produce con la pigna che ne è il contenitore, essendo un albero sempreverde, fu oggetto di venerazione da parte di popoli antichissimi. La pigna stessa infatti è simbolo di morte e rinascita in quanto piena di frutti, appunto i pinoli.
In Grecia durante le feste di propiziazione  di fecondità, le pigne  chiuse venivano adoperate per favorire la produttività della terra; per la forma caratteristica esse rappresentavano l’attributo maschile contenente i semi della procreazione.  Un altro chiaro riferimento per la forma è l’associazione con l’uovo cosmico, simbolo della nascita e della continuità della vita.  Essa appare nelle rappresentazioni babilonesi già nel IX secolo a. C.
Nella tradizione romana  i pinoli vengono esaltati come apportatori di fertilità. Ovidio  li considera cibo adatto a favorire l’amore.
Anche Plinio ne afferma le capacità di grande efficacia per potenziare le capacità virili, aggiungendo che avevano anche proprietà terapeutiche per lo stomaco. In cucina i Romani li usavano ampiamente per condire carni, salse e cibi vari.
Nella ricetta che qui si descrive i pinoli rappresentano un ingrediente importare che ne arricchisce il sapore.

Ingredienti per quattro persone:

g. 700 di ricotta

g. 500 di foglie di verza

una manciata di pinoli

un cucchiaio di uva sultanina o passolina

g. 100 pangrattato

3/4 acciughe sott’olio

olio extravergine d’oliva

mezzo bicchiere di vino bianco

Lasciare scolare la ricotta per almeno otto ore perché deve essere asciutta e compatta. Cuocere la verza con un cucchiaio di olio e uno spicchio d’aglio in una padella antiaderente per una decina di minuti fino a quando le foglie non siano leggerrmente appassite. Togliere l’aglio. Aggiungere il vino e lasciare evaporare. Foderare una teglia con un foglio di carta forno. Disporvi la ricotta e appiattirla distribuendola uniformemente con un cucchiaio. Adagiare sopra la verza fino a ricoprire del tutto la ricotta. Spargervi sopra pinoli e uvetta con le acciughe spezzettate. Spolverare il composto con il pangrattato. Infornare a una temperatura di 180° per trenta minuti. Far gratinare la parte superiore dello sformato per cinque minuti favorendo così la tostatura dei pinoli e del pangrattato. Togliere dal forno, lasciare riposare per qualche minuto e servire.

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