La Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella: Parte 2
Le vicende di ognuno dei componenti furono molto avventurose e drammatiche.
Giuseppe Piccolo che aveva sposato la bella Teresa Tasca Filangeri di Cutò, ebbe da lei tre figli: Agata Giovanna, Casimiro, Lucio.
Essi conducevano una vita brillante a Palermo, dove la dinastia dei Florio imperava con la sua potenza finanziaria, quando la bellissima Franca, moglie di Ignazio Florio junior, ospitava nelle sue meravigliose dimore, regnanti delle migliori dinastie europee, artisti, scrittori, letterati. Giuseppe, libertino, giocatore e donnaiolo, sperperava il proprio patrimonio tra passatempi vari e dissolutezze. Dopo una vita dispendiosa, trascorsa tra bagordi e debiti, egli abbandonò la famiglia, alla quale pur tuttavia era molto legato, per fuggire con una ballerina a Sanremo. Teresa, rimasta sola, con debiti, ipoteche, una situazione finanziaria disastrosa, decise di lasciare Palermo, per andare ad abitare nella casa di campagna a Capo d’Orlando, costringendo i figli ad isolarsi dal mondo senza contrarre matrimonio.
Il loro mondo si chiuderà nel cerchio magico della villa sulla collina, circondata dallo splendido parco.
Questo esilio volontario non sarà sterile, in quanto Villa Piccolo sarà sempre un cenacolo di cultura, per le frequentazioni di personaggi, parenti, amici di grande spessore artistico e letterario.
Lucio Piccolo, il poeta, scoperto e lanciato da Eugenio Montale, coltiverà le sue passioni poetiche, tenendo contatti con molti grandi nomi del mondo poetico e letterario, quali ad esempio Yeats, Pound, Pasolini, Montale, Piovene, per citare solo alcuni.
Casimiro, esoterista, fotografo, pittore originale e geniale, si isolerà in un mondo popolato di sogni e misteri, dedicandosi a sedute spiritiche, alla pittura, alla fotografia.
Agata Giovanna, raffinata cultrice di scienze naturali, creerà il magnifico orto botanico, arricchendolo con piante rarissime, molte delle quali provenienti da paesi esotici.
Beatrice sposata con il principe di Lampedusa, fu la madre di Giuseppe Tomasi, che trascorse lunghi periodi a Villa Piccolo, ospite dei cugini, ai quali era molto legato, scrivendo sul posto molte pagine indimenticabili del “Gattopardo”
Il principe Alessandro Mastrogiovanni Tasca di Cutò, sposò una bellissima nobildonna polacca, chiamata da tutti con l’affettuoso appellativo di Ama, dalla quale ebbe due figli, Alessandro Junior e Gioia. Dopo avere trascorso una vita brillante a Palermo assieme ai Florio, di cui era molto amico, cadde in miseria, poiché dissipò tutte le sue sostanze per fondare i fasci siciliani, avendo abbracciato la causa socialista, ed avendo occupato molte importanti cariche politiche. Filippo.
Maria, morfinomane, fu preda di squilibri mentali.
Giulia, la più bella delle sorelle Cutò, andata in sposa al conte Trigona, divenuta dama di corte della regina Elena, morì assassinata per mano dell’amante, provocando un terribile scandalo, mai dimenticato.