Le carrozze di Palermo
Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento era il tempo in cui le leziose dame palermitane sulle loro elegantissime carrozze, percorrevano le polverose strade cittadine, e questo mezzo di trasporto era ancora in auge quando nel periodo della Belle Epoque, Franca Florio bellissima e ammirata, regina del bel mondo dell’aristocratica società palermitana, attraversava in carrozza la città dominata dal liberty imperante. Quando si diffuse la carrozza a Palermo?
Il Settecento rappresenta un grande momento per lo sviluppo delle carrozze a Palermo.
Prima di allora, anche per la struttura stessa del tessuto viario urbano ed extraurbano, venivano impiegate soltanto portantine e lettighe, oltre alle tradizionali cavalcature.
Le prime carrozze furono importate in Italia dall’Ungheria all’inizio del XVI secolo. A Palermo la prima fu portata dal reggente Vincenzo Percolla, secondo il marchese di Villabianca, nella prima metà del XVII secolo, tuttavia, dal “libro di cassa” del banchiere Nicolò Gentile, risulta che furono versate somme per alcune carrozze costruite in città già nel 1570-71.
Come erano le prime carrozze?
Quando tale mezzo di trasporto iniziò a diffondersi, nacque una gara tra i nobili, a chi possedesse più carrozze, e quanto mai splendide. Erano decorate da abili artigiani, abbellite con velluti, intagliate, dipinte e addirittura rivestite con lamine d’argento. Un’analoga ricchezza per i cavalli: mute a quattro o a sei, formate da cavalli frigi o di altre razze pregiate, finimenti di cuoio con fibbie argentate, gualdrappe di velluto, e quant’altro fosse sfarzoso. Un dato molto interessante è che a Palermo nel 1782 circolavano ben 784 carrozze, un numero cospicuo, dato il periodo.”
Nessuno dei nobili volle sottrarsi al piacere e al gusto di possedere una o più carrozze ricche ed appariscenti. A maggior ragione i viceré e il Senato palermitano, nelle occasioni pubbliche e nelle festività solevano apparire con carrozze scortate dalla milizia urbana, per partecipare alle cerimonie religiose e civili di quel tempo. Molte furono costruite in epoche diverse. Nel 1717 il Senato ne acquistò una dal principe di Scordia per la somma di 380 onze, una spesa notevole per l’epoca. In occasione del “festino” dell’anno 1756, il Senato uscì per la prima volta in tre nuove carrozze, costruite “alla francese”. Una curiosità: al Senato fu ceduta la carrozza del tribunale della Santa Inquisizione dopo la sua soppressione.