Pasta ricotta e-2

Nella mitologia greca i Ciclopi sono di tre specie. I Ciclopi Urani, figli di Urano e Gaia, i Ciclopi Siciliani, compagni di Polifemo, che si trovano nell’Odissea, i Ciclopi costruttori. I Ciclopi Urani fanno parte della prima generazione divina, quella dei Giganti. Hanno un solo occhio, e sono abili nella manualità per forza e abilità. Si chiamano Bronte, Sterope o Asterope e Arge, detentori rispettivamente del Tuono, del Lampo e del Fulmine. Catturati da Urano, vengono liberati da Crono che poi li incatenerà nel Tartaro, fino a quando Zeus si servirà di loro, avvertito da un oracolo, per riportare la vittoria definitiva. Li libererà e in cambio otterrà il tuono, il lampo e il fulmine. Consegnarono ad Ade un elmo che lo rese invisibile, a Poseidone un tridente. Così affrontarono i Titani e li precipitarono nel Tartaro. Secondo la tradizione il Ciclope Bronte fondò l’omonima cittadina che si trova sull’Etna in provincia di Catania, centro importante per la produzione dei pistacchi, che sono tra i migliori al mondo. Vengono chiamati “oro verde” e rappresentnoa una fonte preziosa di economia per la zona.

La ricetta proposta è molto semplice e delicata.

Ingredienti per 4 persone

Zucca g. 500 (senza buccia)

due mele verdi

g. 100 granella di pistacchio

olio extravergine di oliva

pepe

farina q. b.

Affettare la zucca a fettine sottili, non più alte di un centimetro, infarinarle da una parte e dall’altra e adagiarle su una teglia foderata con carta forno, una accanto all’altra. Tagliare a fettine anche le due mele e collarle sopra la zucca fino a coprirla interamente. Cospargere il tutto con granella di pistacchio fino a formare uno strato uniforme. Aggiungere sale,  pepe e olio. mettere in forno caldo a 180° per 35-40 minuti e servire dopo avere lasciato raffreddare la pietanza finché non sia diventata tiepida.

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