Un articolo che desta ilarità, fu pubblicato in cronaca sul Giornale di Sicilia nel novembre del 1894. Si tratta della descrizione coloratissima della lite tra due popolane nel quartiere del Borgo.

Il cronista così esordisce: “Una delle donne più rissose del vicinato, che spesso alza il gomito, e il vino le fa perdere addirittura le staffe, ieri sera in via Collegio di Maria al Borgo, avendo preso una delle solite sbornie, le saltò il ticchio di andare a provocare una sua vicina, lavandaia, spifferandole in faccia una tiritera poco edificante, accusandola di attentare alla fedeltà di suo marito e di minacciare la pace coniugale di casa sua.

Naturalmente, l’accusata montò su tutte le furie, inveendo malamente contro la vicina, anzi venendo alle mani.

La lotta fu lunga ed aspra, le due combattenti usarono di tutti i modi soliti fra donne per malmenarsi a vicenda.

La principale loro presa furono i capelli, e si distribuirono una buona dose di legnate.

Tutto il vicinato fu messo a rumore . pareva che in quel tratto di via, avvenisse il finimondo.

Quando le due donne furono stanche di lottare, si ritirarono nelle rispettive abitazioni; quindi ripararono alla Concezione, una per contusioni ed ecchimosi alle braccia e alle gambe, guaribili in otto giorni; l’altra per ferita lacero contusa al capo, guaribile in dieci giorni.”

Interessante infine, sempre nello stesso spazio dedicato alle notizie in breve, un comunicato riguardante una gentile offerta dello scultore Domenico Costantino, il quale indirizza una lettera al Giornale di Sicilia

Si legge: “Ill.mo Signor Direttore, a mezzo del suo accreditato giornale, volendo testimoniare un mio sentimento di gratitudine alla santa memoria della signorina Anna Salomone di Mistretta, io mi metto fin d’ora, a disposizione degli esecutori testamentari di essa signorina, per eseguire e scolpire in marmo le venerate sembianze di una così alta benefattrice. Questo per me sia il modesto omaggio che possa offrire l’artista all’imperitura virtù dell’estinta. Con ogni riguardo. Dev.mo Domenico Costantino, 20 ottobre 1894.”

Lo scultore Costantino era nato a Palermo nel 1840. Aveva lavorato quasi sempre in Sicilia, realizzando opere di notevole fattura come il monumento a Ruggero Settimo nel Pantheon di S.Domenico, il monumento a Emerico Amari, e quello dedicato a Carlo Cottone, principe di Castelnuovo nell’omonima piazza. Fu anche un fine ceramista, riuscendo ad impiantare nel suo studio palermitano un forno per realizzare ceramiche d’arte. Morì nel 1915.

Gli articoli di questa pagina del Giornale di Sicilia abbracciano vari argomenti, dal furto, alla rissa, alla dichiarazione di un famoso scultore, raccontano la cronaca cittadina nel lontano novembre del 1894.

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