La potenza del sacro si manifesta attraverso il simbolo, e con esso si identifica, per esprimersi in tutta la sua forza.

Fra i più importanti templi della storia dell’uomo, partendo da quelli più antichi, fino ad esempi più recenti, si possono annoverare la misteriosa costruzione di Stonehenge in Gran Bretagna, le piramidi maya, edifici sacri di molte località del mondo come Grecia, India, Birmania, America Latina, Egitto, Perù con il Macchu Picchu. Per non dimenticare l’interesse di annoverare costruzioni cristiane: romaniche e gotiche, come quelle di Chartres, Reims, Vezélay, Amiens, la splendida Abbazia di S.Galgano in Toscana, le cattedrali in stile romanico tedesco come Spira, Hildesheim.

Bisogna prestare attenzione alle fasi costruttive dei monumenti, nella loro evoluzione rituale, e in quelli che erano gli accorgimenti e le tecniche nell’impostazione dell’edificio secondo l’orientamento, il movimento solare, i punti cardinali. Lo scopo era quello di creare un filo diretto con il divino attraverso una serie di misure e operazioni che offrissero proporzioni armoniche nelle forma architettonica. Ciò si realizza in pieno nelle chiese del Medioevo dove il simbolismo numerico, geometrico, musicale si estrinseca nelle Cattedrali, che assurgono appunto ad immagine del cosmo, riflettendo fedelmente gli archetipi che le hanno ispirate. Assumono così un significato profondo l’orientamento, la delimitazione del confine, la lavorazione della pietra e la collocazione di ogni singolo elemento architettonico. Il medesimo itinerario concettuale si sviluppa anche nel simbolismo esterno, dove, nicchie, guglie, ornamenti, non vengono pensati e progettati a caso, ma hanno un preciso significato simbolico che fa parte del contesto globale dell’opera.

La costruzione di un edificio sacro assume carattere rituale, per creare una visione armonica, che ruota attorno ad un centro, in cui la molteplicità trova una sua sintesi di natura trascendentale.

In tal senso il linguaggio simbolico tende a spiegare il significato più recondito dell’edificio sacro, che nasconde sempre messaggi di carattere universale, indirizzati alla mente e al cuore dell’uomo.

Per agevolare una maggiore comprensione bisogna percorrere sempre un cammino iniziatico che può dare suggestioni personali di fede ed esperienze mistiche come il pellegrinaggio di Santiago de Compostela, o ancora approfondire l’arte e la tecnica della vetrata gotica, le fasi costruttive delle Cattedrali gotiche. Lo studio mirato e analitico di questi monumenti nella loro essenza aiuta l’individuo a percepire il messaggio divino che si nasconde in ogni costruzione sacra.

Spesso anche ricerche scientifiche hanno dimostrato che molti di questi luoghi considerati sacri, da rilevamenti effettuati con strumenti particolari di avanzata tecnologia, hanno scoperto la presenza di campi magnetici intensi superiori ad altri posti. Gli antichi non possedevano questi mezzi, eppure, è stato dimostrato che la scelta dei siti dove sorgono costruzioni sacre, o anche particolari centri naturali, come montagne, grotte, rupi, oggetto di pellegrinaggi nell’antichità e di venerazione, posseggono in effetti una maggiore concentrazione di forze magnetiche. Questa scoperta che potrebbe sembrare strana, in effetti può anche essere dovuta a particolari fenomeni naturali che si sono susseguiti nel tempo e che hanno condizionato in seguito la presenza di culti e rituali.

La simbologia e il sacro nascono con l’uomo stesso nell’esigenza profonda di dare un senso alla vita e giustificare la nascita e la morte, misteri mai risolti nell’inconscio dell’essere umano fin dalle sue più remote origini. Il simbolismo legato al tema dell’eterno ritorno, punto focale ampiamente trattato dal grande storico delle religioni Mircea Eliade, è uno dei principi base per capire meglio l’atteggiamento umano nei confronti dei fenomeni naturali e del suo più profondo inconscio nel tentativo di esorcizzare la morte e dare un senso alla sua esistenza.

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