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Il volume si basa su due interviste parallele a Vito Cascio Ferro, il padrino di Cosa Nostra, presunto assassino del poliziotto italo americano Joe Petrosino, ucciso a Palermo il 12 marzo del 1909, e a Joe Petrosino. La prima si immagina realizzata dopo subito dopo l’emissione della sentenza nel 1911 che assolse tutti gli imputati, quella di Petrosino il giorno prima del suo omicidio avvenuto il 12 marzo del 1909. La parola al carnefice e alla vittima con domande e risposte serrate, dove il filo conduttore rimane il mistero di un omicidio che non avrà mai una soluzione definitiva. La descrizione dei luoghi, dei personaggi e dei contenuti di domande e risposte si basa esclusivamente su fonti documentarie e sul dossier delle indagini svolte e della stampa che si occupò del caso all’epoca. Vito Cascio Ferro è il personaggio a cui si ispirò nel suo libro “Il Padrino” lo scrittore Mario Puzo, da cui è stata tratta la famosa trilogia cinematografica “Il Padrino” per la regia di Francis Ford Coppola.

Il testo si può considerare una cronaca giornalistica immaginaria, che trae spunti concreti da fatti realmente accaduti e documentati. Un omicidio che sconvolse l’opinione pubblica mondiale e che nel giugno del 2014 è ritornato alla ribalta quando sono stati arrestati alcuni malavitosi a Palermo. Uno di questi, Domenico Palazzotto si vanta in un’intercettazione telefonica che uno zio di suo padre, Paolo Palazzotto, aveva ucciso Joe Petrosino su mandato del boss Vito Cascio Ferro nel 1909. Palazzotto fu uno dei principali indagati, ma fu rilasciato per mancanza di prove. Che fosse lui uno dei killer o il killer, ha un’importanza secondaria. Quello che emerge dalle indagini e dai documenti e’ ben altro. Lo raccontano in questo testo Vito Cascio Ferro e Joe Petrosino.

Se siete curiosi di sapere come andrà a finire, la storia continua qui:

http://www.gebonanno.com/it/scheda_libro.php?id=2145

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